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Calo demografico in Sardegna, ma ad Olbia aumentano i residenti

Olbia continua a essere un polo di attrazione

Calo demografico in Sardegna, ma ad Olbia aumentano i residenti
Calo demografico in Sardegna, ma ad Olbia aumentano i residenti
Giada Muresu

Pubblicato il 08 October 2024 alle 06:40

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Olbia. La Sardegna continua a vedere un calo demografico costante, confermato anche dai dati del primo semestre del 2024. Secondo le rilevazioni elaborate dalla Comunicazione e Centro Studi del Cipnes Gallura su dati Demo Istat, la popolazione dell’isola è scesa a 1.564.885 abitanti al 30 giugno, rispetto ai 1.569.832 del 1 gennaio 2024.

Questa diminuzione di 4.947 unità, pari a una riduzione dello 0,32%, prosegue un trend negativo in atto da diversi anni. Tuttavia, i flussi migratori esteri continuano a offrire un po' di respiro, mitigando la perdita complessiva. Nel quadro generale di declino, Olbia si distingue come una nota positiva. La città, infatti, ha registrato una crescita dello 0,19%, con un incremento di 119 nuovi residenti, portando la popolazione a 61.614 abitanti al 30 giugno 2024.

Questo dato, seppur modesto, la colloca in controtendenza rispetto al resto dell’isola, dove il calo demografico rimane un problema radicato. Il declino demografico sardo non è un fenomeno nuovo. Negli ultimi anni, la regione ha registrato costantemente una variazione negativa della popolazione: dal -0,40% del 2019 fino al -0,34% del 2023. Tra le cause principali di questa contrazione si evidenzia il saldo naturale negativo (differenza tra nascite e decessi). Nei primi sei mesi del 2024, il saldo naturale è stato pari a -5.796 unità, un dato in lieve miglioramento rispetto ai -6.209 dello stesso periodo del 2023. Nonostante il calo dei decessi, il numero delle nascite resta insufficiente per bilanciare le perdite. Se da un lato il saldo naturale continua a influire negativamente, dall'altro i flussi migratori offrono segnali più incoraggianti.

Nel 2024, il saldo migratorio interno (movimenti tra Sardegna e altre regioni italiane) è stato di -389 unità, in miglioramento rispetto al -514 del 2023. Questo indica una lieve riduzione del numero di sardi che lasciano l'isola. Un ruolo cruciale lo giocano però i flussi migratori esteri. Nel primo semestre del 2024, la Sardegna ha registrato un saldo positivo di +1.238 unità grazie agli immigrati internazionali. Anche se si tratta di un calo rispetto al +1.525 del 2023, questi flussi contribuiscono in maniera significativa a contenere il declino demografico complessivo. Contrariamente alla tendenza regionale, Olbia continua a essere un polo di attrazione, soprattutto per i nuovi residenti stranieri.

Nei primi sei mesi del 2024, il comune ha registrato un saldo migratorio interno positivo con +82 unità, nonostante una riduzione rispetto ai +179 del 2023. Anche il saldo migratorio estero ha mantenuto un segno positivo, con +109 nuovi residenti provenienti dall'estero, seppur in leggera diminuzione rispetto ai +117 dell'anno precedente. Nonostante un saldo naturale negativo di -72 unità, il flusso di migranti ha permesso a Olbia di mantenere una crescita costante, consolidando il suo ruolo di centro attrattivo.

La città si conferma così una rara eccezione nell’isola, capace di resistere alle dinamiche di declino demografico che affliggono altre zone della Sardegna. I dati del Cipnes Gallura evidenziano come il futuro demografico della Sardegna sia sempre più legato ai flussi migratori, soprattutto internazionali. Tuttavia, il saldo naturale negativo continua a rappresentare una sfida complessa per l’isola. Per ora, Olbia resta un esempio di resilienza demografica, confermando il proprio ruolo di centro strategico per la crescita della regione.