Friday, 24 January 2025
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Pubblicato il 24 January 2025 alle 14:00
Cagliari. La Sardegna è chiamata a un importante lavoro di armonizzazione legislativa con il recepimento del "Decreto Salva Casa", recentemente convertito in Legge 105/2024, che modifica il Testo Unico dell'Edilizia (DPR 380/2001). La Regione, che con la Legge Regionale 23/1985 esercita potestà legislativa primaria in materia urbanistica ed edilizia, sta lavorando per integrare le due norme in un quadro normativo unitario, per evitare sovrapposizioni e incertezze.
“Finora il coordinamento tra le due norme era, di fatto, affidato alla prassi. Il recepimento del ‘Salva Casa’ passa attraverso un’operazione di collegamento tra le due norme che costituisca un quadro unitario, evitando che professionisti e amministrazioni debbano ogni volta interpretare leggi che si sovrappongono”, ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica, Marco Spanedda, sottolineando la necessità di semplificare il sistema legislativo.
L’Assessore ha chiarito che un recepimento diretto e acritico del Decreto Salva Casa non sarebbe utile alla Sardegna, poiché la normativa regionale è in alcuni aspetti meglio rispondente alle esigenze locali di semplificazione. L’applicazione immediata della norma nelle Regioni a Statuto ordinario, infatti, ha spesso generato contenziosi, ostacolando l’obiettivo della semplificazione. Un esempio rilevante è quello della Sicilia, che, pur avendo predisposto norme di collegamento, ha dovuto legiferare nuovamente per chiarire il quadro normativo.
Il settore edilizio in Sardegna ha una valenza strategica, e questo è particolarmente evidente in aree come Olbia e la Gallura, dove l’edilizia è da sempre uno dei pilastri dell’economia locale. Qui, il dinamismo del mercato immobiliare, spesso legato al turismo e alla crescita urbana, rende cruciale l’esistenza di una normativa chiara e facilmente applicabile. La riforma, quindi, non solo eviterà incertezze normative, ma potrebbe favorire investimenti e sviluppo sostenibile in una delle aree più dinamiche della regione.
Secondo l’Assessore Spanedda, il recepimento del Decreto Salva Casa è solo il primo passo verso un nuovo Testo Unico dell’Edilizia regionale, capace di offrire regole chiare e uniformi per cittadini, professionisti e amministrazioni locali. “Un recepimento frettoloso non aiuta nessuno. Stiamo lavorando per offrire ai cittadini uno strumento robusto e immediatamente utilizzabile. I tempi lunghi segnalati sono solo i tempi naturali delle Istituzioni”, ha spiegato.
Il processo legislativo prevede l’approvazione del Disegno di Legge da parte della Giunta, seguito dall’esame in Commissione Consiliare e dalla discussione in Aula. Sono inoltre previsti incontri con le associazioni di categoria e altri stakeholder, per garantire una norma snella e facilmente applicabile.
Nel corso delle sue dichiarazioni, Spanedda ha evidenziato come l’edilizia e la crisi abitativa siano due questioni distinte. “Pensare di risolvere la questione abitativa e il tema della legge urbanistica attraverso una norma edilizia è quanto meno improprio. La crisi abitativa si risolve con una seria politica della casa, tema che la Giunta sta già affrontando”, ha spiegato.
L’Assessore ha anche avvertito che un recepimento affrettato della norma potrebbe aprire la strada a soluzioni poco dignitose, come la trasformazione di garage in abitazioni di 20 metri quadri. “Le regole dell’edilizia e la necessità di offrire a tutti un’abitazione sono cose diverse, temi ugualmente importanti nel governo del territorio, che però richiedono soluzioni su piani differenti”, ha concluso.
La Sardegna, quindi, si prepara a un intervento complesso ma necessario, volto a rendere più chiaro e coerente il sistema legislativo. Per territori come Olbia e la Gallura, dove il settore edilizio rappresenta un motore fondamentale dell’economia, un quadro normativo più semplice e robusto potrà favorire non solo la crescita economica, ma anche uno sviluppo urbanistico sostenibile.
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