Olbia Calcio nella bufera prima dello scontro con la Paganese

Olbia. L'Olbia Calcio si trova al centro di una tempesta che potrebbe avere ripercussioni ben oltre il campo di gioco. La notizia, emersa due giorni fa sulle pagine de La Repubblica a firma di Matteo Pinci, rivela che la Procura Federale avrebbe aperto un'indagine sul club sardo in seguito a presunte gravi accuse di razzismo, minacce e un presunto coinvolgimento in scommesse clandestine.

L'inchiesta, stando all'articolo del quotidiano nazionale, sarebbe scaturita da una segnalazione inviata via PEC da un tesserato della società. Il documento, che sarebbe corredato da materiale audio e video, denuncerebbe presunti episodi di discriminazione razziale nei confronti di giocatori di colore e ipotizzerebbe anche l'esistenza di un giro di scommesse illecite.

Secondo l'articolo pubblicato da Repubblica, la segnalazione tirerebbe in ballo la figura di Ninni Corda, attuale consulente tecnico dell'Olbia. Corda, tuttavia, respinge fermamente ogni accusa. In una dichiarazione rilasciata a La Nuova Sardegna, afferma: "Sono assolutamente estraneo a questa vicenda e posso garantire che all'interno dell'Olbia calcio, di cui sono consulente e non tesserato, c'è un clima sereno e non si è mai verificato alcun episodio di razzismo". Il consulente ha anche annunciato di aver dato mandato al suo avvocato, Paolo Lavagnino, di denunciare chi ha diffuso queste "fake news".

La società Olbia Calcio, dal canto suo, ha dichiarato di essere venuta a conoscenza dell'indagine solo attraverso i media. In un comunicato ufficiale, il club si dissocia fermamente da qualsiasi accusa di comportamento illecito e si dice pronto a collaborare pienamente con la Procura Federale per fare chiarezza sulla vicenda.

Nel dettaglio, la nota stampa del club olbiese afferma quanto segue: "La società Olbia Calcio, preso atto dell’indagine della procura federale per mezzo stampa prende le distanze da qualsiasi accusa di comportamenti illeciti evidenziati nell’articolo di Repubblica di questa mattina (il 16 ottobre per chi legge ndr). Inoltre comunica che al momento non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito dalle autorità competenti quindi nelle prossime ore contatterà la procura federale e si renderà disponibile per collaborare affinché venga fatta luce su una vicenda grave ed inaccettabile per un club internazionale che punta su giocatori e staff provenienti da tutto il mondo. Qualora fossero accertate responsabilità da parte di tesserati o collaboratori, la società come parte lesa prenderà tutti i provvedimenti necessari in ogni sede possibile, se invece tali accuse risultassero false ed infondate, Olbia Calcio perseguirà i responsabili in ogni sede possibile Civile e Penale".

A questo punto bisogna attendere gli sviluppi dell'inchiesta della Procura federale. Se confermate, le accuse potrebbero avere conseguenze devastanti per l'Olbia Calcio, sia a livello sportivo che reputazionale. D'altra parte, se le accuse si rivelassero infondate, come sostengono fermamente Corda e la società, si aprirebbe uno scenario di possibili azioni legali contro chi ha sollevato il caso e sempre dalle pagine de La Nuova anche Marco Amelia, ex allenatore l'Olbia, suggerisce un'indagine che potrebbe essere più ampia sul club olbiese. Amelia allenò l'Olbia per sole 4 partite nel 2024 poi arrivò l'esonero.

In attesa di novità dall'indagine della Procura Federale, l'Olbia Calcio si trova a navigare in acque non proprio tranquille. Nel frattempo i giocatori dell'Olbia, mentre affrontano una crisi che potrebbe ridefinire il futuro del club, dovranno cercare di mantenere la concentrazione sul campo in vista della prossima partita di campionato di Serie D. Domani, 19 ottobre, alle ore 14:00 i bianchi giocheranno in casa contro la Paganese Calcio. 

In copertina un particolare della pagina ufficiale dell'Olbia Calcio su Facebook.