Saturday, 26 April 2025
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Pubblicato il 08 December 2024 alle 08:00
Olbia. Si è concluso con successo il primo corso di Mindfulness organizzato dalla Comunità Diocesana La Porziuncola. Il corso è durato due mesi con incontri a cadenza settimanale ed è stato tenuto da don Mirco Barone, facilitatore di Mindfulness (in possesso del titolo accreditato a livello internazionale da IMMA - The International Mindfulness and Meditation Alliance e da IPHM – International Practitioneres of Holistic Medicine). Si è trattato di un corso base con l’obiettivo di avvicinare le persone al mondo della meditazione che, ogni giorno di più, suscita fascino, oltre che per la naturale conseguenza di uno stato di relax, soprattutto per l’utilità a livello di salute – intesa in maniera olistica e totale come raggiungimento di un benessere onnicomprensivo psico-fisico, emozionale e relazionale. La Mindfulness, infatti, al contrario di come si potrebbe pensare, non è una pratica per svuotare la mente e rilassarsi (effetti che possono comunque verificarsi), e sarebbe limitante anche etichettarla solo come una semplice pratica per prendere consapevolezza ed entrare in contatto con sé stessi a livello profondo. Si tratta piuttosto di un vero e proprio stile di vita che, se coltivato e vissuto quotidianamente, può realmente cambiare il modo di affrontare le situazioni e migliorare ogni esperienza umana.
La Mindfulness aiuta a radicarsi nel “qui e ora” e a vivere il momento presente in maniera centrata e senza farsi investire dalle emozioni o trascinare da un rimuginare sterile su episodi passati o paura per il futuro. Inoltre, questa pratica può insegnare a prendere le distanze dai propri pensieri, con i quali spesso erroneamente ci si identifica, e a lasciarli andare come un fiume in piena non più capace di travolgerci. Insomma, una dimensione, quella della Mindfulness, che potrebbe portare ad una radicale inversione di rotta rispetto a ciò che siamo abituati a vivere a livello personale e sociale, in termini di “reazioni” e modi soliti di agire in risposta agli eventi. Una nuova strada da divulgare e intraprendere per un benessere collettivo a tutto tondo.
Di seguito, l’intervista a don Mirco Barone, pioniere a livello locale di questo settore in crescita che, in modo del tutto gratuito, ha tenuto il primo corso di Mindfulness sul territorio riscuotendo grande entusiasmo e adesione.
Si conclude il primo corso di Mindfulness e contemporaneamente inizia il secondo. Com’è andata questa prima esperienza e cosa possiamo aspettarci dalla prossima?
“Questa esperienza, che rientra in un ambito non semplicemente meditativo o spirituale, ma che riguarda piuttosto ogni area della salute e del benessere della persona a 360 gradi, è stata molto positiva perché ha centrato in pieno l’obiettivo che ci eravamo prefissati: quello di far conoscere ed apprezzare la Mindfulness per lo stile di vita sano che può diventare per chiunque scelga di praticarla. Con questo primo corso base – a cui hanno aderito circa 70 persone – abbiamo voluto dare un assaggio dei benefici che questa pratica può apportare, facendolo sperimentare alle persone in modo concreto. Le lezioni hanno riguardato aspetti prettamente teorici, sempre però accompagnati da meditazioni guidate estremamente utili al fine di prendere consapevolezza del proprio sé e di non permettere alla mente (che mente) di prendere padronanza della propria vita e di degenerare in stati depressivi o di ansia invalidante. Tuttavia, la Mindfulness applicata alla gestione delle patologie cliniche psichiatriche sarà oggetto del prossimo corso di secondo livello. Ci sarà infatti prossimamente una serie di altri corsi nei quali verranno trattati i vari settori di applicazione di questa pratica: dalla scuola con le meditazioni per bambini, alle varie patologie psico-fisiche (oncologica compresa)”.
Che significato assume il “qui e ora” nella Mindfulness?
“Il qui e ora è il concetto fondamentale che ci permette davvero di prendere consapevolezza e padronanza della nostra vita, di disinnescare il pilota automatico che ci porta a vivere nel passato, nel futuro o comunque una vita non goduta in pienezza nell’istante presente che stiamo sperimentando”.
Consigli pratici: cosa fare quando la mente prende il sopravvento e ci identifichiamo con i nostri pensieri?
“Comprendere e realizzare che i pensieri sono solo pensieri e non possono farci del male. Tuttavia, giacché questi possono accendere dentro di noi sensazioni ed emozioni forti che rischiano di travolgerci, innescando a loro volta schemi inconsci difensivi che sfociano in comportamenti automatici, con la pratica della Mindfulness abbiamo la possibilità di imparare a osservare e riconoscere senza giudizio tutto questo e gestire atteggiamenti e comportamenti in maniera nuova, consapevole e libera”.
Il respiro consapevole è uno degli strumenti principali della pratica della Mindfulness. Quanto è importante conoscerne i suoi effetti?
“Direi che è fondamentale. Il respiro è una vera e propria arma per sconfiggere l’aspetto negativo dell’ansia o del rimuginare. È uno strumento che possediamo “in dotazione” e che possiamo scegliere di dirigere in maniera consapevole – con tecniche specifiche che sono oggetto di spiegazione durante il corso - per calmarci istantaneamente anche in stati di forte stress o panico. Il respiro è una risorsa spesso sottovalutata, ma che si rivela catalizzatore di consapevolezza per riportare nel momento presente”.
Un prete che tiene un corso di Mindfulness. Questa bella iniziativa è una novità assoluta sul territorio. Quali le motivazioni che l’hanno spinta ad intraprendere questa strada?
“La Mindfulness rientra in un ambito di benessere e salute. Il centro del ministero sacerdotale consiste nell’avere a cuore il pieno benessere delle persone e contribuire all’edificazione del bene comune. Ho unito queste due dimensioni che sento mie, mettendo a disposizione delle persone le mie competenze e carismi affinché anche chi non è interessato ad un percorso religioso, possa trarre beneficio dalla meditazione. Inoltre, essendo quello della Mindfulness un settore in espansione, anche le figure professionali ad essa legate come quella del facilitatore sono sempre più richieste a livello lavorativo. Potrebbe pertanto, frequentando i percorsi abilitanti, costituire per qualcuno - soprattutto per i giovani - una professione futura in quanto offre sbocchi lavorativi in continua evoluzione”.
Esiste un collegamento tra Mindfulness e spiritualità?
“La Mindfulness nasce in un contesto di meditazione buddhista, ma è pressoché la stessa meditazione praticata dagli antichi cristiani nei monasteri. Quindi, nella mia esperienza, posso affermare che la Mindfulness ben si presta per chi è religioso e vuole approcciarsi alla meditazione, in quanto la si può applicare anche in un contesto spirituale”.
Nel caso della Religione Cattolica, come conciliare Mindfulness e preghiera?
“La Mindfulness può essere tranquillamente una preparazione alla preghiera. Noi della Comunità La Porziuncola per esempio, ogni mattina, prima delle Lodi, pratichiamo mezz’ora di meditazione proprio per predisporci alla preghiera. È possibile – e anzi consigliabile – iniziare a pregare dopo una meditazione propedeutica che aiuti a focalizzarsi con concentrazione su un determinato argomento o tema spirituale per entrare in piena sintonia con la preghiera”.
Anche per le prossime 8 settimane la Comunità diocesana La Porziuncola aprirà le sue porte il martedì e il mercoledì per ospitare i nuovi 60 iscritti al corso base – suddivisi in tre gruppi - che, sulla scia dell’entusiasmo dei primi partecipanti, hanno scelto di iniziare questa avventura di consapevolezza per dare una svolta alla propria vita. E non potrà essere altrimenti, dato lo spirito che don Mirco, fondatore della comunità, ha da sempre voluto imprimere alla Porziuncola: quello di essere un luogo sicuro dove staccare dal caos del mondo, prendersi del tempo per sé stessi, per rigenerarsi e capace di orientare nelle scelte di vita, affinchè chiunque passi per questo posto venga accolto, possa portare con sé un pezzetto di ciò che ha vissuto e trasmetterlo a sua volta rendere questo mondo un posto migliore”.
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