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Olbia, in via Forteleoni nuova segnaletica ma restano i rifiuti

La segnalazione

Olbia, in via Forteleoni nuova segnaletica ma restano i rifiuti
Olbia, in via Forteleoni nuova segnaletica ma restano i rifiuti
Olbia.it

Pubblicato il 03 September 2024 alle 12:00

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Olbia. La situazione dei rifiuti tra Via Mariano Forteleoni e Via Figoni, a Olbia, sta peggiorando di giorno in giorno, causando crescente disagio e preoccupazione tra i residenti.

Ad oggi, le strade sono invase da ombrelloni vecchi e rotti, sacchi di plastica, carta e rifiuti ingombranti mai ritirati. I cittadini, esasperati, hanno lanciato un appello urgente alla redazione di Olbia.it e alle autorità locali, chiedendo un intervento immediato.

Secondo la segnalazione ricevuta, il servizio di raccolta dei rifiuti sarebbe stato estremamente carente negli ultimi tempi. "Con l'apertura di Via Figoni, questa discarica a cielo aperto è ora visibile a tutti, esponendo i residenti non solo al disagio visivo, ma anche a un odore insopportabile," si legge nella segnalazione inviata dai cittadini, che denunciano una situazione di degrado che non sembra trovare soluzione nonostante le numerose e-mail inviate per segnalare i mancati ritiri.

La frustrazione dei residenti è palpabile. "Paghiamo regolarmente le tasse sui rifiuti e abbiamo il diritto di ricevere un servizio efficiente. Pretendiamo di avere il servizio che stiamo pagando," affermano con determinazione, esprimendo un sentimento condiviso da molti abitanti della zona. Qualche giorno fa, prima del fine settimana, grazie ad una ordinanza pubblicata sul sito del comune di Olbia era stato dato l'avviso di inizio lavori per la nuova segnaletica nel tratto inaugurato di recente dopo la chiusura al traffico di via Galvani, ad oggi c'è la nuova segnaletica che ricorda di procedere restando nei 30 km orari, ma i rifiuti e l'odore restano.

L'emergenza rifiuti in queste strade di Olbia non rappresenta solo un problema igienico-sanitario, ma danneggia anche l'immagine della città, specialmente in un periodo estivo in cui l'afflusso turistico è elevato. Le autorità competenti sono ora chiamate a rispondere con urgenza a una situazione che sta diventando sempre più critica, per evitare ulteriori disagi e prevenire potenziali rischi per la salute pubblica.