Saturday, 01 March 2025
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Pubblicato il 01 March 2025 alle 10:00
Olbia. I movimenti transfemministi sardi lanciano un appello per l'8 marzo a Olbia: una giornata di lotta e sciopero. Il corteo, che partirà alle 17:30 da Piazza Crispi, affronterà temi urgenti e profondi: violenza di genere, abilismo, cultura dello stupro,
demilitarizzazione e violenza economica.
"L’8 marzo non è una giornata di festa, ma un giorno di resistenza per rivendicare i diritti e la libertà delle persone oppresse: donne, persone migranti, persone queer, con disabilità, povere, detenute e vittime delle guerre - recita il comunicato del gruppo riunito dei movimenti: Non Una Di Meno Nord Sardegna, Strasura, Istravanadas, Malarittas,
Onda Rosa, Belle di Faccia, CLIP informale, Movimento Omosessuale Sardo - Olbia è una città dove i bisogni di chi ci vive sono messi in secondo piano rispetto al turismo, un luogo dove la violenza patriarcale è ancora persistente. La sanità privatizzata, la difficoltà di trovare una casa, e una politica che non ascolta chi abita la città tutto l’anno sono solo alcuni segni di un sistema che non risponde alle necessità sociali" dichiarano le organizzatrici.
"La 'sicurezza' che viene propagandata da chi difende il patriarcato è quella che impone ordine, controllo e repressione. Noi rispondiamo che la vera sicurezza è l’educazione al rispetto, al consenso, alla libertà di scegliere, - prosegue la riflessione- è avere centri antiviolenza ben finanziati, un aborto sicuro e gratuito, il diritto a una casa dignitosa e il sostegno per chi cerca di uscire da situazione di violenza. La sicurezza è demilitarizzazione: ad oggi la Sardegna conta 31 basi militari, il 65% di tutte quelle presenti in Italia, con due tra i poligoni più grandi d’Europa e l’80% del munizionamento italiano sparato nell’isola".
"Un territorio che si rivela complice di guerre e genocidi: da Gaza alla Cisgiordania, sul confine russo-ucraino, in Congo e in Sudan. Non vogliamo esserne né vittime, né complici. Il fascismo contemporaneo si nutre di paura e divisione, ma la nostra battaglia è quella di chi lotta per costruire un futuro libero dalla guerra, dalla violenza capitalista, patriarcale, colonialista e genocida. E noi siamo qui insieme e siamo arrabbiatə, per continuare a riprenderci spazio, per pretendere futuri migliori" così i collettivi organizzatori.
"Perciò questo 8 marzo 2025 - concludono le organizzatrici- chiamiamo una manifestazione a Olbia alla quale vi invitiamo a partecipare numerosə. Siamo davanti a una responsabilità storica importante, non ci sottometteremo a una cultura patriarcale e misogina che ci vuole razzistə, omofobə, transfobicə e individualistə: la violenza è trasversale e ci attraversa tuttə, ma unitə possiamo cambiare le cose".
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