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Pubblicato il 27 March 2021 alle 19:43
Olbia. Una lettera indirizzata al sindaco di Olbia Settimo Nizzi per richiedere un Piano di Mobilità Scolastica per gli studenti della scuola media Armando Diaz. La lettera aperta è stata pubblicata sulla pagina Facebook della vice presidente del consiglio d'istituto, Sabina Sanna. In queste righe si chiede di porre l'attenzione ad un argomento molto importante: la sicurezza degli studenti e non solo. Così si legge nella lettera: "Anche gli alunni della scuola media Armando Diaz hanno diritto alla sicurezza. Disuguaglianze scolastiche. Ad Olbia la sicurezza non è per tutti. Zone sì e zone no, purtroppo questa è la politica a cui gli olbiesi si sono abituati. Le negligenze e le omissioni dell'amministrazione comunale portano troppo spesso ad una realtà di disuguaglianze e inadempienze ma soprattutto ad una situazione di degrado rispetto ad altre zone della città Gallurese". "Si parla di scuole, di ragazzi, di sicurezza, di controllo e di regolamentazioni. Una buona amministrazione dovrebbe attivare un piano di mobilità scolastica eguale per tutte le strutture e invece NO! Perchè? La mobilità scolastica motorizzata ha conseguenze sull’intero sistema dei trasporti: causa congestioni locali attorno alle sedi scolastiche, aumenta il rischio di incidenti stradali, peggiora la qualità dell’aria che respiriamo e, più in generale, dell’ambiente. Negli ultimi 20 anni il modo di andare a scuola dei bambini è cambiato: se un tempo andare a piedi o inbicicletta era la norma, oggi , attraverso la diffusione dell’automobile, il trasporto passivo ha sostituito quello attivo". "Ogni genitore vorrebbe che il proprio figlio possa affrontare quotidianamente da solo il percorso casa-scuola in totale sicurezza e serenità: la possibilità di fare “cattivi incontri” o perdersi e, soprattutto, il traffico intenso e il pericolo di incidenti, tuttavia, frenano spesso le migliori intenzioni. Queste paure, molto concrete e difficilmente confutabili, inducono molti genitori ad accompagnare i figli con l’auto, contribuendo a far insorgere un circolo vizioso che, lungi dal risolvere il problema, fa aumentare il traffico, l’insicurezza e i rischi reali diincidente. La situazione che si viene a creare è paradossale: le paure dei genitori generano un meccanismo attraverso il quale essi stessi divengono la potenziale maggior causa di pericolo". "La sicurezza è il primo e generale elemento che permette ai pedoni di utilizzare lo spazio urbano. Senza sicurezza genitori e bambini non sceglieranno, né potranno essere indotti a scegliere, la mobilità lenta sul percorso casa-scuola. Il traffico intorno alle scuole negli orari di ingresso/uscita genera una situazione di maggiore rischio proprio laddove i pericoli dovrebbero essere quasi assenti. Auto in doppia fila, parcheggi non regolamentari, movimenti affrettati e scoordinati di veicoli e persone, congestione, affollamento: tutto contribuisce a rendere inadatti i movimenti naturali di un bambino. È difficile scorgerlo dietro l’ingombro di una vettura o mentre attraversa, spesso di corsa, la strada. La situazione caotica di fronte alla scuola è molto diversa da quelle in cui egli dimostra generalmente buona padronanza dei movimenti e del mezzo che eventualmente conduce(bicicletta, triciclo), come ad es. durante una passeggiata all’aria aperta nel fine settimana". "Gli obiettivi e le misure adottate in un PMS sono mirati a risolvere concretamente i problemi locali generati dall’impatto degli spostamenti individuali da e per la scuola. Porre in sicurezza i percorsi casa-scuola e le fermate dei mezzi pubblici, ridurre drasticamente il circolo vizioso delle auto attorno alle scuole, aumentare significativamente la sicurezza stradale a beneficio dei bambini e di altri utenti deboli, come gli anziani, e di tutti gli abitanti di un Comune, individuare una rete di percorsi pedonali a livello comunale a misura dibambino, dunque adatti a tutte le età, sviluppando sinergie con la rete deisentieri locale e con i principali poli di attrazione pubblica, del tempo libero,escursionistica, integrare le scelte di moderazione del traffico necessarie con i progetti già in corso di elaborazione/realizzazione, migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente circostante, riducendo l’emissione di Co2, polveri sottili e rumore".
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