Thursday, 16 January 2025
Informazione dal 1999
Pubblicato il 16 January 2025 alle 14:00
Cagliari. Un’importante sentenza è stata emessa dal Tribunale di Cagliari in un drammatico caso di malasanità che ha coinvolto un paziente 75enne deceduto a causa di complicazioni insorte durante il trattamento di un’occlusione intestinale.
La struttura sanitaria responsabile è stata condannata a risarcire la famiglia con una somma superiore a 1.100.000 euro, cifra che riflette le gravi responsabilità accertate nel corso del procedimento giudiziario. È quanto riferisce lo studio legale Chiarini, che ha seguito la vicenda.
"Tra il 2020 e il 2021, il paziente è stato sottoposto a cinque interventi chirurgici in un breve periodo, durante i quali sono state rilevate gravi negligenze.
Secondo i consulenti tecnici del Tribunale, sono emersi errori significativi: diagnosi tardive delle complicazioni post-operatorie, scarsa gestione delle procedure chirurgiche e insufficiente monitoraggio durante il decorso post-operatorio.
Di particolare gravità è risultata la gestione di una lesione iatrogena alla via biliare, che ha contribuito in modo determinante alle complicazioni fatali. Questi errori hanno compromesso in maniera irreversibile le possibilità di recupero del paziente, portandolo al decesso.
Dopo un’istruttoria lunga e complessa, il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità della struttura sanitaria per gravi violazioni dei protocolli diagnostici e terapeutici. È stata accertata la mancanza di prudenza, diligenza e perizia da parte del personale medico coinvolto" spiegano dallo studio legale.
Il risarcimento, superiore a 1,1 milioni di euro, è stato assegnato ai familiari più stretti del paziente, come riconoscimento dei danni morali e materiali subiti.
La sentenza evidenzia il dolore e lo sconvolgimento esistenziale provocati dalla perdita del congiunto, una tragedia considerata evitabile se fossero state adottate misure adeguate.
Questo caso rappresenta un monito sull’importanza di garantire cure tempestive e conformi agli standard di sicurezza.
L’avvocato Gabriele Chiarini, legale della famiglia, ha sottolineato: “È necessario rafforzare i protocolli di sicurezza e garantire un monitoraggio più attento dei pazienti, specialmente nella gestione post-operatoria delle complicanze chirurgiche. Le strutture sanitarie devono comprendere che la responsabilità nei confronti dei pazienti va ben oltre la singola procedura.”
Pur riconoscendo che il risarcimento non possa colmare la perdita subita, Chiarini ha evidenziato l’importanza del risultato come passo avanti verso la tutela del diritto fondamentale a ricevere cure di qualità.
La sentenza costituisce un riferimento significativo per la giurisprudenza italiana in materia di responsabilità medica. Inoltre, evidenzia l’urgenza di affrontare le criticità della sanità, non solo a livello regionale, ma in tutto il Paese.
È necessario promuovere una gestione più rigorosa dei rischi clinici e una maggiore consapevolezza delle responsabilità professionali da parte degli operatori sanitari.
16 January 2025
16 January 2025
16 January 2025
16 January 2025
16 January 2025
16 January 2025
15 January 2025
15 January 2025
15 January 2025
15 January 2025
15 January 2025