Saturday, 04 January 2025
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Pubblicato il 02 January 2025 alle 11:00
Olbia. La Sardegna si trova al centro di un acceso dibattito riguardante lo sviluppo di parchi eolici offshore lungo le sue coste. Tra questi, spicca il progetto presentato dalla società Nurax Wind Power S.r.l., che prevede l'installazione di 33 aerogeneratori galleggianti con una capacità totale di 462 MW.
Gli impianti saranno posizionati a oltre 35 km dalla costa nord-orientale della Sardegna, sfruttando le aree marine più profonde per minimizzare l'impatto visivo e massimizzare l'efficienza energetica.
Secondo la documentazione ufficiale pubblicata sull'albo pretorio del Comune di Olbia, il progetto è stato presentato nell'ambito del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) ed è soggetto a una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dettagliata.
Il Ministero dell’Ambiente ha aperto una finestra di consultazione pubblica di 60 giorni per raccogliere osservazioni e proposte di modifica.
Parallelamente, la società Zefiro Vento S.r.l. ha proposto un altro progetto che prevede l'installazione di 210 aerogeneratori con una capacità complessiva di 3150 MW, situati a circa 20 km dalla costa nord-orientale della Sardegna.
Entrambi i progetti mirano a contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione e indipendenza energetica, ma hanno sollevato preoccupazioni tra cittadini e istituzioni locali.
Nel luglio 2022, un articolo ANSA ha rivelato che ben 13 progetti di parchi eolici offshore erano stati proposti per la Sardegna, con quasi 700 turbine alte fino a 300 metri. La notizia ha scatenato proteste tra i sindaci locali e il Consiglio regionale, che temevano la mancanza di benefici diretti per i cittadini sardi e il rischio di speculazione energetica.
A marzo 2023, sempre ANSA, ha riportato un accordo tra GreenIt e Copenhagen Infrastructure Partners per sviluppare tre parchi eolici offshore, inclusi due al largo di Olbia con una capacità complessiva di circa 1500 MW. L'avvio delle operazioni è previsto tra il 2028 e il 2031.
Nel settembre 2024, l'Unione Sarda ha documentato la decisione della Regione di esprimere parere negativo al Piano Nazionale per lo Spazio Marittimo proposto dal Governo. Le autorità regionali hanno denunciato la mancanza di regole chiare e misure specifiche per tutelare l'ambiente e il paesaggio marino.
Secondo la relazione di Zefiro Vento, il progetto non interferisce direttamente con siti protetti di Rete Natura 2000, ma si trova a circa 4,5 km da aree sensibili come Tavolara-Capo Comino. Anche Nurax Wind Power ha dichiarato di aver adottato misure per ridurre l'impatto ambientale, ma le preoccupazioni permangono.
Nonostante tali accorgimenti, permangono timori riguardo all'impatto su settori chiave come la pesca per possibili interferenze con le attività pescherecce locali e il turismo, infatti 'impatto visivo, anche con progetti distanti 20-35 km dalla costa, suscita preoccupazioni per località iconiche come la Costa Smeralda.
Il CIPNES Gallura ha riconosciuto che il progetto rappresenta un'opportunità di sviluppo economico e innovazione tecnologica. Tuttavia, ha sottolineato l'importanza di una pianificazione attenta per ridurre i rischi e garantire benefici concreti per il territorio.
I progetti di Nurax Wind Power e Zefiro Vento si inseriscono in un contesto di transizione energetica e decarbonizzazione, ma sollevano interrogativi su sostenibilità e impatti locali.
La Regione Sardegna e le autorità locali chiedono maggiore coinvolgimento delle comunità e garanzie sui benefici economici.
Il successo di questi ambiziosi progetti dipenderà dalla capacità di bilanciare sostenibilità ambientale, sviluppo economico e rispetto delle specificità territoriali della Sardegna.
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