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Telti, un altro passo verso il futuro: divieto di fumo nei parchi giochi per bambini

Una decisione per la tutela della salute pubblica e il benessere delle nuove generazioni

Telti, un altro passo verso il futuro: divieto di fumo nei parchi giochi per bambini
Telti, un altro passo verso il futuro: divieto di fumo nei parchi giochi per bambini
Andrea Baragone

Pubblicato il 06 March 2025 alle 12:00

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Telti. Il Comune compie un passo significativo verso il futuro e la tutela della salute pubblica con l’istituzione del divieto di fumo nei parchi giochi destinati ai bambini, situati nell’area sportiva comunale.
L’ordinanza introduce una misura fondamentale per contrastare l’esposizione al fumo passivo e promuovere un ambiente più sano e vivibile per i più piccoli.

Questa decisione allinea Telti alle pratiche già adottate nelle più grandi realtà cittadine italiane ed europee, dove la tutela delle fasce più deboli è al centro delle politiche urbane. Evitare il fumo passivo nei luoghi frequentati dai bambini non è solo un’azione di prevenzione sanitaria, ma anche un segnale culturale importante, che punta a rendere il paese un esempio di vivibilità e sostenibilità.

L’ordinanza si basa su principi chiari:

  • Proteggere la salute dei minori dall’inalazione involontaria di sostanze nocive e cancerogene contenute nel fumo passivo.
  • Promuovere comportamenti responsabili tra gli adulti, affinché diano il buon esempio ai più giovani.
  • Rendere Telti un paese più moderno e accogliente, in linea con le strategie di sostenibilità adottate a livello nazionale ed europeo.

Il provvedimento vieta il fumo in tutta l’area del parco giochi situato nell’area sportiva comunale. Le violazioni saranno soggette a sanzioni amministrative che vanno da 25 a 500 euro. Il rispetto della normativa sarà garantito dagli agenti della Polizia Locale, incaricati della sorveglianza e dell’applicazione delle sanzioni.

Con questa scelta, Telti dimostra di essere una comunità che pensa al futuro, garantendo ai bambini un luogo di gioco libero da agenti inquinanti e nocivi.
Questa ordinanza rappresenta un modello per altri piccoli centri, dimostrando che la tutela ambientale e sanitaria non è una prerogativa solo delle grandi città, ma una necessità per ogni comunità che vuole crescere e migliorarsi.