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Olbia, posata la prima pietra della nuova Chiesa Ortodossa

Festa grande per la comunità ortodossa olbiese

Olbia, posata la prima pietra della nuova Chiesa Ortodossa
Olbia, posata la prima pietra della nuova Chiesa Ortodossa
Patrizia Anziani

Pubblicato il 30 May 2021 alle 11:30

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Olbia. Festa grande a Olbia per la numerosa comunità ortodossa per la posa della prima pietra della nuova chiesa che sorgerà nel quartiere di San Nicola, in via Marie Curie. Una giornata importantissima, quella della scorsa domenica, 23 maggio, che ha visto la comunità parrocchiale rumena di Olbia, celebrare e festeggiare, sotto la protezione di "San Giovanni Battista" tre eventi speciali della sua vita pastorale. Oltre ai festeggiamenti per il decimo anniversario della fondazione della sua Parrocchia, la comunità, guidata da Padre Marian Găină, ha festeggiato la consacrazione di un imponente crocifisso in legno, in tipico stile "Maramures, una delle regioni più conosciute della Romania, famosa per le sue tradizioni, i suoi coloratissimi vestiti, i villaggi e le tipiche chiese lignee, strette e alte, che oggi la accreditano come un vero e proprio "museo vivente".   Ma la cerimonia religiosa più importante e significativa per tutta la comunità ortodossa di Olbia e della Sardegna è stata sicuramente  la posa della pietra angolare del nuovo luogo di culto che sorgerà a Olbia.  Per la solenne cerimonia in città è giunta Sua Eminenza Padre Atanasie di Bogdania, Vicario-Vescovo dell'Episcopato Ortodosso Rumeno d'Italia, che ha celebrato la Divina Liturgia, insieme ai Sacerdoti rumeni in Sardegna e in presenza della numerosa comunità locale. Nella sua predica, il Gerarca Padre Atanasio di Bogdania ha interpretato la "pericope" domenicale, ovvero il testo sacro della liturgia domenicale nella quale viene rivelato alla comunità credente, in modo misterioso, cosa sia la Chiesa: “Questa domenica la Chiesa ci viene segretamente rivelata - la fontana con cinque portici, per farci  entrare tutti: ciechi, malati, afflitti, rattristati e oppressi - in attesa del movimento dell'acqua del Santo Battesimo - l'acqua della grazia, spesso dimenticata , per poter rinascere in Cristo.”  Così il Gerarca ha voluto incoraggiare la comunità per il grande giorno. "Sua Santità ha incoraggiato tutti i presenti, dicendo loro che il Signore ci chiama tutti, batte nel cuore di ciascuno; importante è avere il coraggio di rispondere con benevolenza e un cuore puro per ricevere la guarigione" ha dichiarato Padre Marian Găină che da due anni guida la comunità ortodossa olbiese. Dopo la Divina Liturgia, il Gerarca Padre Atanasie di Bogdania ha svolto il servizio di posa della prima pietra del nuovo luogo di culto, che sarà costruito in legno, sempre in stile “Maramures”,  consacrando l'imponente crocifisso. In segno di apprezzamento per la speciale attività pastorale-missionaria svolta durante questi due anni a Olbia ein Gallura, il Gerarca ha offerto al Reverendissimo il titolo onorifico di Iconom, assicurandogli, allo stesso tempo, che ogni "apprezzamento porta con sé una responsabilità ancora più grande e un'ulteriore esortazione a mettersi in gioco nella vita della Chiesa".   All'importante cerimonia era presente il sindaco della città di Olbia Settimo Nizzi. Il terreno su cui sorgerà il nuovo luogo di culto è stato dato in locazione alla comunità parrocchiale rumena di Olbia dall'amministrazione comunale, per questo Il Gerarca Padre Atanasie ha voluto consegnare un diploma in segno di riconoscenza e ricordo per questa speciale iniziativa per tutta Olbia e la Sardegna. A sua volta il Primo cittadino ha risposto con un pensiero di ringraziamento rivolto sia a Sua Santità Padre, ma anche a tutta la comunità ortodossa romena per tutto quello che ha realizzato per la città di Olbia.   Al termine, il giovane Parroco Marian Găină, sempre attento e noto per i suoi modi gentili e paterni di vera guida pastorale ha ringraziato tutti i presenti "per questo giorno benedetto, con l'augurio che il Signore aiuti a portare a termine i lavori iniziati ponendo la prima pietra del nuovo luogo di culto".