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Pubblicato il 27 June 2018 alle 19:19
Olbia, 27 giugno 2018 - Il Comune di Olbia, con la delibera di giunta numero 259 del 25 giugno 2018, ha approvato lo Studio di fattibilità tecnica ed economica del progetto per la nuova videosorveglianza comunale.
Un primo blocco di interventi il cui costo totale previsto, secondo il Quadro economico, è di1.343.570,51 euro:403.071,15 euro di fondi comunali e 940.499,36 euro da finanziamento ministeriale da ottenere tramite apposito bando al quale il Comune parteciperà.
"La necessità dell’intervento scaturisce dal progressivo degrado del tessuto economico, demografico eculturale della società. Negli ultimi anni si assiste ad una riduzione del livello di sicurezza del contesto urbanoche accentua il senso di incertezza che è strettamente legato allo sviluppo e all’affermarsi dei fenomeni cheincidono sul vivere quotidiano e legati principalmente alla microcriminalità", si legge nella relazione illustrativa, che precisa: "L’amministrazione comunale è pertanto chiamata a potenziare i sistemi per la riduzione dei fenomeniche condizionano la vivibilità del contesto territoriale e legati alla microcriminalità e al vandalismo. Atale proposito si ha la necessità di realizzare sistemi di telecontrollo per la tutela del cittadino checonsentano di monitorare le aree critiche urbane, extraurbane e tutti i possibili accessi all’abitatoprincipale e alle frazioni".
L'idea di fondo dell'Amministrazione comunale, come si evince dalla lettura della Relazione illustrativa, è quello di creare un Masterplan della sicurezza che andrà ad implementare questo primo blocco progettuale.
Blocco che, stando sempre alla relazione, potrà essere integrato in futuro con:sistemi di comunicazione di emergenza tra la popolazione e la centrale operativa nei luoghi ad elevatafrequentazione;sistemi di controllo delle aree interdette o a traffico limitato; sistemi di supporto per finalità di protezione civile.
La situazione di partenza è la seguente: il Comune di Olbia è dotato principalmente di due impianti non integrati fra loro e per la maggior parte "obsoleti". Il primo impianto è costituito da 46 telecamere digitali(dome e fisse) che monitorano sei siti (tra questi: gli accessi al Parco Fausto Noce e la sede comunale a Poltu Quadu); il secondo impianto è costituito da 25 telecamere analogiche (dome e fisse) che sorvegliano 11 siti (in particolare il centro storico).
Il nuovo progetto ha i seguenti obiettivi:
"L’elevata complessità e l’ingente necessità di risorse economiche comporta la necessità di intervenire sulleprincipali priorità lasciando a future integrazioni gli ulteriori interventi che completeranno il sistema generale. Il progetto complessivo (Masterplan) è stato quindi pensato in maniera modulare, come un insieme di blocchiche, a partire dagli elementi di base, consentano uno sviluppo coordinato ed omogeneo nel tempo. Ai fini della richiesta di ammissione al finanziamento Ministeriale è presentato il progetto del primo bloccodi interventi. Il progetto del primo blocco prevede il mantenimento delleapparecchiature esistenti con integrazione dei sistemi di gestione all’interno della nuova Sala Operativa ", si legge nella Relazione illustrativa.
La nuova sala operativa, secondo il progetto, verrebbe realizzata nei locali dell'Aspo situati in via Indonesia. Il "cervello" del sistema di videosorveglianza olbiese sarà composta una sala operativa, una sala server e una sala analisi immagini.
È prevista, inoltre, una Piattaforma di gestione di tutto il sistema (dotata di tutte le apparecchiature informatiche del caso) e delle Postazioni di ripresa in campo.
"Il progetto proposto per l’ammissione al finanziamento Ministeriale, primo blocco del più complessointervento di cui al Masterplan, prevede l’integrazione degli impianti esistenti e la realizzazione di nuovisistemi per il monitoraggio", continua la relazione.
Nel dettaglio, il Comune ha l'obiettivo futuro di monitorare:
"I siti sottoposti a monitoraggio sono in totale 54 per complessive 255 telecamere così suddivise: 2188 Telecamere di contesto ad alta e altissima risoluzione,36 Telecamere di lettura targhe con antiabbagliamento,1 Telecamera PTZ", si legge nel documento.
Insomma, si tratta di un progetto particolarmente poderoso e capillare che potrebbe permettere al Comune di tenere sotto controllo le aree più sensibili della Città. Aree spesso vandalizzate, deturpate, teatro di incidenti o di reati di vario genere.
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