Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 21 December 2023 alle 16:00
Arzachena. Va in scena oggi ad Arzachena, “Il Custode della Follia”, una produzione teatrale originale firmata dal drammaturgo Bernardo De Muro. Come descritto dall’autore e interprete dell’opera, si tratta di un monologo a due voci che verrà rappresentato in anteprima all’Ama - Auditorium multidisciplinare Arzachena il 21 dicembre 2023, alle 20:30, con la collaborazione della compagnia teatrale studentesca I Moscilì. L’iniziativa è promossa e finanziata dal Comune di Arzachena tramite la delegata alla Cultura, Valentina Geromino. La regia e la logistica sono a cura di Stefano Di Franco.
“Nella mia visione dell’opera scritta da Bernardo De Muro ho deciso di mettere in scena la varietà dei colori della vita interpretati dai ragazzi della compagnia I Moscilì - spiega il regista Stefano Di Franco -. I colori, apparentemente tutti diversi, sono comunque predeterminati in uno schema che sembra andarci bene, ma in cui, alla lunga, ci sentiamo ingabbiati. Con un po’ di follia, possiamo tirar fuori da ogni colore quel sano guizzo, e tutte quelle sfumature grazie a cui possiamo uscire dagli schemi e differenziarci, vivendo appieno la nostra vera essenza. È proprio quella sana follia la fonte di tutte le più grandi opere fisiche e intellettuali che hanno fatto la nostra storia”. Sono trascorsi quasi due mesi dal via alle prove nella sala del centro culturale ACD di Arzachena insieme ai giovani del liceo scientifico Falcone e Borsellino coordinati dalla docente Angela Pisutu che faranno da comparse accanto ai protagonisti Bernardo De Muro e Pietro Orecchioni.
“Questo progetto è stato bello e diverso dagli altri che ho condotto perché ha incluso un intenso lavoro con i ragazzi del liceo - continua Stefano Di Franco -. Li abbiamo eruditi sulle nozioni fondamentali della regia teatrale e, soprattutto, sono stati coinvolti in tutte le fasi necessarie a confezionare un vero spettacolo dall’inizio alla fine: ognuno ha potuto contribuire fattivamente alla realizzazione con le proprie idee. Questo percorso dietro le quinte, dai provini alla creazione dei costumi, è quello più formativo a mio parere, e costituisce la parte fondante del progetto stesso che si conclude con l’esibizione di fronte al pubblico”. “Il progetto sperimentale coniuga scuola e teatro, quest’ultimo visto come mezzo di espressione del sé, nel tentativo di stimolare i ragazzi e avvicinarli alla parola drammaturgica, grazie a cui valorizzare e mettere in atto quel concetto di sana follia che conduce all’arte” conclude Valentina Geromino.
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