Olbia, 31 ottobre 2020 - È ormai notizia di qualche giorno che i nuraghi della Sardegna si preparano all'ennesimo riconoscimento internazionale. I monumenti dell'epoca nuragica che sono tra le più interessanti attrattive turistiche della nostra Isola, sono stati oggetto dell'istanza per la nomina dei Monumenti dell'Epoca Nuragica, quale bene patrimonio dell'Umanità. Mai prima d'ora si era riusciti ad avere una così dettagliata mappatura dei siti nuragici sardi. L’iniziativa non poteva che essere accolta all’unanimità anche dal Consiglio Regionale della Sardegna. Bisognerà attendere però fino il prossimo 31 marzo 2021, per conoscere l'esito di tale richiesta. A quanto pare dalla mappatura realizzata in Sardegna, sono stati individuati oltre 6 mila siti di vitale interesse archeologico. Questa volta attraverso le più avanzate tecnologiche si vuole arrivare al riconoscimento dei siti nuragici sardi, quale patrimonio dell'umanità. Sono scesi in campo due organismi a sostegno di questa importante candidatura. Il CRS4 (
Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna), intende offrire in questa occasione, un importante supporto al patrimonio archeologico sardo, andando così a fornire tutti gli elementi necessari anche per una giusta promozione archeo- turistica del territorio. Da tutto ciò se ne potrà trarre un grande vantaggio sotto il profilo culturale e turistico, che non sarà certamente più legato alla stagionalità e ai soli flussi turistici estivi. Il Sistema Aereospaziale della Sardegna è invece un organismo attivo dal 2013 nel settore dei servizi avanzati. Ad oggi si occupa della sicurezza dei cittadini di protezione civile, ambiente, previsione condizioni meteo e ambientali, così come dello sviluppo di sistemi per la sorveglianza, e del tracciamento delle rotte di oggetti orbitanti intorno alla Terra. Ora si attende anche la definizione di una sua appropriata sede sul territorio della Sardegna. È stato quindi accolto con grande entusiasmo il proprio coinvolgimento con l’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco” per contribuire attivamente alla formulazione dell'istanza recentemente presentata alla Commissione italiana Unesco. Ancora una volta viene sottolineato il grande valore dell’unicità della nostra archeologia che si proietta ad essere il nuovo volano economico regionale. Oggi più che mai la tecnologia avanzata va a supporto della cultura e dello sviluppo economico, promuovendo progetti e nuove prospettive. In questa occasione due importanti comitati DASS e CRS4, (uno archeologico- paesaggistico, e quello tecnologico - aerospaziale), hanno unito le loro grandi competenze, contribuendo così alla valorizzazione e all grandezza del territorio della Sardegna. Non ci resta che incrociare le dita, e attendere la prossima primavera per conoscere l'esito di tanto encomiabile lavoro.