Sunday, 17 November 2024
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Pubblicato il 17 November 2024 alle 18:45
Shelby Township. Dal cuore del Michigan, una straordinaria storia di emigrazione, perseveranza e orgoglio culturale ha preso forma attraverso i decenni. Il Club Great Lakes Sardegna, originariamente noto come "Club Sardegna di Detroit", rappresenta un faro di identità sarda nel Nuovo Mondo, la cui storia inizia negli anni Cinquanta, quando i primi emigrati sardi si riunivano spontaneamente a Belle Isle e in altri parchi di Detroit.
Questi primi incontri informali, nati dal desiderio di mantenere vivo il legame con la terra d'origine, si sono evoluti in qualcosa di più strutturato negli anni Settanta, quando Felicita (Phyllis) Ruda Fenu iniziò a organizzare sistematicamente i ritrovi attraverso l'invio di cartoline.
Nel 1971, sotto la guida del primo presidente Giovanni Fenu, il club iniziò a prendere una forma più ufficiale, dotandosi di un regolamento e del nome "Club Sardegna di Detroit".
Gli anni Ottanta videro l'ascesa alla presidenza di Stefano De Montis, periodo durante il quale il club iniziò il lungo percorso per ottenere il riconoscimento ufficiale dalla Regione Sardegna. Un cammino che si sarebbe rivelato lungo e tortuoso, caratterizzato da innumerevoli tentativi di comunicazione con le autorità regionali, spesso senza risposta.
La svolta significativa nella leadership avvenne nei primi anni Novanta, quando Maria Antonietta Nieddu DeRush assunse la presidenza, ruolo che mantiene ancora oggi. Sotto la sua guida, il club ha raggiunto importanti traguardi, tra cui l'organizzazione del primo ballo formale nel 1995, un evento che ha segnato un momento di particolare orgoglio per la comunità.
La storia del club è profondamente intrecciata con quella personale della sua presidente, Maria Antonietta Nieddu DeRush, che incarna perfettamente il ponte tra la Sardegna e il Michigan. Nata a Olbia e arrivata nel Michigan all'età di sei anni, Maria Antonietta guida il club da oltre tre decenni con immutata passione: "Quando sono arrivata, la gente ci chiedeva cosa fosse e dove fosse la Sardegna," ricorda la 77enne olbiese, "Oggi tutti conoscono la Sardegna, tutti vogliono visitarla, tutti sognano di viverci".
Sotto la sua guida appassionata, il circolo offre regolarmente corsi di cucina tradizionale sarda, dove i partecipanti possono imparare l'arte della preparazione delle pietanze tipiche dell'isola. Un esempio particolare è la preparazione delle seadas, dolce simbolo della tradizione culinaria sarda, che richiede precisione nella lavorazione della pasta e nella scelta del formaggio per il ripieno.
Ma l'impegno del circolo va oltre la cucina. Con dedizione costante, il sodalizio si dedica alla preservazione e alla diffusione delle tradizioni dell'Isola in ogni suo aspetto. Un'iniziativa recente degna di nota è stata la ricerca, attraverso i social media, di un autentico costume dei Mamuthones, le misteriose figure mascherate del carnevale barbaricino. Come spiega la presidente: 'Il nostro obiettivo è promuovere il patrimonio sardo in ogni sua sfaccettatura. Nei nostri eventi utilizziamo costumi tradizionali per uomini, donne e bambini, portati direttamente dalla Sardegna. È fondamentale per noi educare le nuove generazioni anche sulle tradizioni più antiche e significative come quella dei Mamuthones"
Questa continua ricerca di autenticità e completezza nella rappresentazione della cultura sarda dimostra come il club non si accontenti di essere un semplice punto di ritrovo, ma aspiri a essere un vero e proprio ambasciatore culturale. Il club possiede già una significativa collezione di costumi tradizionali, ma la ricerca del costume dei Mamuthones rappresenta il desiderio di approfondire ulteriormente le radici più ancestrali della cultura sarda. "Continuerò a mantenere l'eredità della Sardegna nel Michigan finché posso!" afferma con determinazione la presidente.
Come lei stessa ci spiega, questa sua dichiarazione riassume perfettamente lo spirito che ha animato il club fin dalla sua nascita negli anni Cinquanta, attraverso la sua formalizzazione negli anni Settanta, fino al riconoscimento ufficiale dalla Regione Sardegna.
Uno degli aspetti più distintivi del club è la sua dedizione nel preservare e mostrare i costumi tradizionali sardi. Le immagini degli eventi recenti mostrano giovani membri che indossano con orgoglio gli abiti tradizionali dell'isola, alcuni dei quali provenienti dalla collezione personale di Silvana Carta di Benetutti. Questa tradizione si manifesta particolarmente durante la Festa della Repubblica presso il centro culturale italiano di
Detroit, dove il club partecipa dal 1998, distinguendosi come l'unica organizzazione i cui membri, giovani e meno giovani, si presentano in costume tradizionale. Il club mantiene viva la sua identità attraverso simboli significativi, come lo stendardo che raffigura la sagoma dell'isola in blu su sfondo dorato, e la bandiera dei Quattro Mori, emblema storico della Sardegna. Questi simboli sono presenti in tutti gli eventi importanti del club, dalle cene di gala alle manifestazioni culturali, come testimoniato dalle fotografie degli incontri recenti. "Dopo decenni di persistenza e numerosi tentativi, nel 2018 è arrivato il momento tanto atteso: la Regione Sardegna ha finalmente riconosciuto il club come organizzazione ufficiale. Un regalo di Natale che ha coronato anni di dedizione e perseveranza" spiega Maria Antonietta Nieddu DeRush nel suo lungo ed entusiasmante racconto della vita del club.
Oggi, il Club Great Lakes Sardegna, Circolo di Sardi Est, continua a essere un punto di riferimento per la comunità sardo-americana, con circa 200-225 membri attivi. Le immagini degli eventi recenti mostrano una comunità multigenerazionale vibrante, dove anziani e giovani si uniscono per celebrare le loro radici. Si vedono famiglie intere partecipare agli eventi, con bambini e adolescenti che portano avanti le tradizioni dei loro antenati, garantendo la continuità culturale per le generazioni future.
La sede del club è diventata un autentico centro culturale dove i membri possono incontrarsi, consultare materiali sulla Sardegna e partecipare a eventi. Il club mantiene anche stretti legami con la comunità sarda di Sarnia, in Canada, creando un ponte culturale attraverso i Grandi Laghi.
Nel 2024, sotto la guida del consiglio direttivo attuale, il club continua a essere un esempio vibrante di come la cultura sarda possa prosperare oltreoceano. La recente partecipazione all'evento "Radici" presso il Metropolitan Museum Design Detroit, dove il club ha rappresentato con orgoglio la Sardegna accanto a Polonia e Finlandia, testimonia il riconoscimento e il rispetto guadagnati nella comunità internazionale di
Detroit.
La storia del Club Great Lakes Sardegna è più di una semplice cronaca di
un'associazione culturale: è la testimonianza di come la passione, la dedizione e l'amore per le proprie radici possano creare un ponte indistruttibile tra due mondi apparentemente distanti. Attraverso le generazioni, il club continua a essere un faro di cultura sarda nel cuore dell'America, dimostrando che la distanza geografica non può
affievolire il legame con la terra d'origine quando è nutrito da un così profondo attaccamento alle proprie radici.
In chiusura, ci uniamo all'appello lanciato dalla presidente Maria A. Nieddu DeRush attraverso i social media per il reperimento di un
costume tradizionale dei Mamuthones. Dalle pagine di Olbiachefu e Olbia.it,
rilanciamo questa richiesta nella speranza che la comunità sarda possa aiutare il Club Great Lakes Sardegna ad aggiungere questo significativo elemento della tradizione isolana alla preziosa collezione di costumi già custodita con amore e dedizione nel cuore del Michigan. Sarebbe un ulteriore tassello importante per continuare a raccontare e preservare la ricca storia culturale della Sardegna oltreoceano.
Un sentito ringraziamento alla presidente Maria Antonietta Nieddu DeRush e a tutti i membri del Club Great Lakes Sardegna, Circolo dei Sardi Est, per aver condiviso queste preziose immagini che documentano il loro instancabile impegno nel preservare e onorare le radici e le tradizioni della Sardegna.
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