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Pubblicato il 04 June 2024 alle 21:00
Olbia. Questo venerdì, 7 giugno alle ore 17:00, verrà inaugurata l'ampia retrospettiva "Giovanni Maciocco. Abitare il territorio" dedicata all'illustre protagonista dell’architettura contemporanea Giovanni Maciocco, ingegnere, architetto, urbanista, saggista, docente universitario, fondatore della Scuola di Architettura di Alghero.
La mostra celebra l'eccezionale contributo del professore all'architettura e all'urbanistica, riconoscendo il suo ruolo di pioniere nell'integrazione tra l'ambiente costruito e il contesto naturale. La mostra itinerante inaugurata nella sua città natale di Olbia, offre un'immersione nel suo approccio innovativo attraverso una selezione di progetti significativi che spaziano dall'edilizia pubblica alle abitazioni private, tutti caratterizzati da un profondo rispetto per il paesaggio e la cultura locali. Il percorso espositivo si snoda attraverso diverse città, riflettendo l'influenza e la portata internazionale del suo lavoro. Il catalogo che accompagna la mostra è una testimonianza della stima e del riconoscimento che Maciocco ha ricevuto dai suoi colleghi, evidenziando come la sua visione di un progetto ambientale sia diventata un paradigma per l'architettura contemporanea.
Giovanni Maciocco ha ricevuto per il triennio 2023-2026 il premio alla carriera. Fra l’altro - si legge nelle motivazioni – per “la capacità di partire dalla realtà di un territorio peculiare e talvolta marginale come quello sardo per costruire una riflessione più generale sulle modalità e sulle pratiche del progetto contemporaneo, che assume valore paradigmatico anche per contesti differenti e non necessariamente analoghi”.
Otto PREMI IN/ARCHITETTURA per il triennio 2023-2026 sono andati ad altrettante opere realizzate negli ultimi cinque anni in Sardegna. Come da tradizione consolidata, I riconoscimenti vanno alla triade formata da committenti (pubblici o privati), progettisti e imprese esecutrici.
Quarantasei le opere candidate nell’Isola, su 1200 in tutta Italia. Le otto vincitrici in Sardegna sono assai diverse fra loro. «Non abbiamo una idea precostituita di qualità. Siamo curiosi rispetto alle nuove produzioni nel panorama regionale», dice il presidente della Giuria, Giuseppe Vallifuoco del direttivo In/Arch. «La qualità in architettura si riconosce anche osservando da punti di vista diversi, senza pregiudizi».
Cinquantacinque grandi pannelli offrono una visione d’insieme della carriera del progettista, studioso e docente. Edifici pubblici, come la sede della Scuola di Architettura dell’Università turritana, incastonata negli antichi bastioni di Alghero; o la Stazione Crociere di Porto Torres; oppure abitazioni private, inserite in contesti urbani come la Casa nell’Emiciclo a Sassari o la Casa in via della Stazione (oggi via Pala) a Olbia, presentata alla Biennale di Venezia nel 1996.
Edifici immersi nella natura, come l’Arboreto Mediterraneo del Limbara o il Parco Paleobotanico dell’Anglona. Ma anche opere che si muovono nello spazio ibrido fra città e natura, raccontandone il legame inscindibile, come il Museo archeologico di Olbia, che pare galleggiare sul mare. O il recentissimo progetto di Città ambientale della Barbagia, che idealmente collegherà otto paesi (Tiana, Sarule, Ovodda, Oniferi, Olzai, Ollolai, Lodine e Gavoi) nel flusso dell’acqua, libero o imbrigliato dagli esseri umani.
Opere, ma anche riflessioni che nel tempo sono state di stimolo a tanti colleghi e a tanti studenti. Tradotte in parole (Maciocco è autore di articoli e saggi pubblicati in più lingue) e soprattutto in disegni: suggestioni, schizzi, progetti e istruzioni di cantiere, raccolti in quattro album da 50 pagine ciascuno, che i visitatori potranno sfogliare. In esposizione anche i lavori degli studenti di primo anno della Scuola di architettura di Alghero, dove l’ingegnere/architetto ancora insegna con passione a 77 anni, in qualità di professore emerito.
La mostra itinerante, allestita nel Museo archeologico comunale di Olbia, da lui stesso progettato, resterà aperta sino al 30 giugno 2024. Il calendario in via di definizione prevede tappe a Roma (Università La Sapienza), a Barcellona (Ordine degli architetti), a Lisbona (Facoltà di Architettura) a Cagliari e Sassari/Alghero.
L'esposizione è accompagnata da un catalogo, con saggi di docenti universitari, architetti, ingegneri e rappresentanti di molteplici discipline e categorie. I loro interventi interpretano il lungo percorso professionale che ha portato Maciocco a elaborare la sua personale visione di Progetto ambientale.
Mostra e catalogo sono iniziative di In/Arch Sardegna e Ance Sardegna, sviluppate insieme al Leap - Laboratorio internazionale sul progetto ambientale del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, dell’Università di Sassari.
L’una e l’altro a cura di Antonello Marotta (docente all’Università di Sassari) e di Paola Mura, architetta e componente del direttivo di In/Arch Sardegna.
In copertina: Giovanni Maciocco circondato dagli studenti durante una lezione (Foto Gabriele Bennati) e il Museo Archeologico di Olbia da lui progettato (Foto Davide Virdis)
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