Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 12 October 2024 alle 20:00
Olbia. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di una gatta sopravvissuta alla furia del fango di quel terribile e tragico evento che nel 2013 colpì la città di Olbia. Cleopatra, così è stata chiamata la gattina rinvenuta affamata e fradicia in quel dannato 18 novembre, quando anche la Sardegna fu interessata da una devastante ondata di maltempo, con piogge torrenziali, anche superiori a 450 mm in 12 ore, allagamenti, esondazioni e venti con raffiche fino a 100 km all'ora. Un fenomeno meteorologico senza precedenti per l'Isola, che provocò 19 vittime e danni per decine di milioni di euro. La Gallura e Olbia furono le zone più colpite, con 13 vite spezzate: sei a Olbia, tre nella voragine di Monte Pino e quattro ad Arzachena. Tra le vittime, tragicamente, anche bambini.
Ma a volte il destino riserva particolari sorprese, piccoli segni di speranza, e al team della nostra rubrica dedicata agli animali non poteva sfuggire questa bellissima e commovente storia di una gattina che in quel giorno terribile, in mezzo al caos e alla disperazione, trovò rifugio in un giardino di Zona Bandinu.
Una tenera storia che oggi vogliamo raccontare assieme a Giovannella Degortes che per prima la vide tra il fango e che, dopo averla accolta in casa come una piccola naufraga, assieme ai suoi due figli, si è presa cura di lei fino alla fine.
"Era stato un periodo difficile," ricorda Giovannella. "Mio padre era mancato all'inizio dell'anno e, durante l'alluvione, mia madre ha rischiato di annegare. Ero disperata. È stata un'esperienza traumatica".
L'indomani, mentre Giovannella si muoveva tra il fango lasciato dall'alluvione, notò un musino spaventato che la guardava dal giardino.
"Era un gattino tutto affannato, smarrito e impaurito. Non so da dove fosse arrivato o di chi fosse, ma l'ho portato a casa".
Giovannella, una lavoratrice che all'epoca faceva l'orario spezzato e madre di due gemelli, non aveva mai considerato di prendere un animale domestico. "Ero già molto impegnata," spiega. "Prendermi cura di un animale sembrava un ulteriore impegno. Mi interessai subito di capire se qualcuno l'aveva smarrito, Ma c'era qualcosa di speciale in quella situazione, in quell'unione".
La famiglia si affezionò rapidamente al gattino rivelatosi una femminuccia, una nuova arrivata. Un episodio in particolare rimase impresso nella memoria di Giovannella: "Mio figlio Paolo, vedendo la gatta dalla finestrella del bagno, provò ad attirarla dandole quello che in quel momento aveva a portata di mano: un pezzetto di formaggio. Lei reagì come se le avesse dato chissà che cosa. Si vedeva che aveva tanto bisogno di amore e attenzione."
"Le ho dato il nome dell'uragano, dell'alluvione: Cleopatra" spiega Giovannella. "Era un modo per ricordare come era arrivata da noi, ma anche per trasformare qualcosa di tragico in un simbolo di speranza".
Il 18 novembre prossimo Cleopatra avrebbe festeggiato il suo compleanno. Per quasi 11 anni Cleopatra è stata parte integrante della famiglia di Giovannella. "Prima di essere sterilizzata, Cleopatra ha avuto una cucciolata, e tutti i gattini a suo tempo trovarono subito adozione".
I gemelli Giuseppe e Paolo hanno persino creato un profilo Instagram per lei, condividendo momenti della sua vita quotidiana e trasformandola in una piccola celebrità locale. Cleopatra si è rivelata essere una gatta molto giocosa e interattiva, come dimostra un video divertente pubblicato su Instagram intitolato "Giorno di paghetta".
Nel video, si sente inizialmente il miagolio di Cleopatra. Paolo, con molta calma, le mostra dei soldini, spiegando: "Con questi ti compri le crocchette". La gatta, incuriosita, tocca e sposta i soldi. "Con questi un giochetto," continua Paolo, e Cleopatra mordicchia gentilmente la sua mano. "Con questi esci, e con questi vai a farti la manicure", scherza Paolo. Alla fine le chiede "Contenta?", accarezzandola, e Cleopatra risponde con un miagolio dolcissimo (vedi qui).
Questo video cattura perfettamente la personalità vivace e affettuosa di Cleopatra, e il legame speciale che aveva sviluppato con la sua famiglia umana nel corso di questi undici anni.
La storia di Cleopatra ci ricorda l'importanza degli animali nelle nostre vite, specialmente durante i momenti di crisi. Sono compagni fedeli, fonte di conforto e, a volte, inaspettati piccoli eroi delle nostre storie personali e collettive.
"Questa esperienza mi ha insegnato che a volte la vita ci sorprende" riflette Giovannella. "Non avevo mai pensato di avere un animale, ma Cleopatra mi ha scelto, e questo ha cambiato tutto. È stata una compagna fedele attraverso momenti difficili e felici, un simbolo di resilienza e amore incondizionato".
Oggi Cleopatra non c'è più a causa di un linfoma che non le ha lasciato scampo, ma si è spenta vicino a colei che per prima l'ha vista, coccolata ed accudita. Cleopatra non c’è più ma a modo suo rimarrà nel ricordo non solo come la gatta sopravvissuta all'alluvione, ma come simbolo di tutti quegli animali che, grazie alla bontà delle persone, trovano una seconda possibilità. La sua storia ci invita a riflettere sul potere curativo del legame tra umani e animali e sull'importanza di prendersi cura gli uni degli altri, specialmente nei momenti di difficoltà.
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