Saturday, 02 November 2024
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Pubblicato il 01 November 2024 alle 18:50
Olbia. L'immagine è eloquente nella sua gravità: un gruppo di cani accovacciati lungo il guard-rail di una strada trafficata della Zona Industriale di Olbia, veglia una femmina che si predispone all'accoppiamento. È solo l'ultima testimonianza di un'emergenza che si protrae da troppo tempo, nonostante le continue denunce e le promesse di intervento.
Un anno fa, esattamente il 22 gennaio 2023, denunciavamo dalle pagine di questo giornale (qui l'articolo) una situazione già critica, con episodi che avevano scosso la comunità: l'aggressione a un ciclista, miracolosamente scampato all'assalto di una ventina di cani; la tragica fine del piccolo Trudy e il massacro del povero Bric, immortalato dalle telecamere di sicurezza. Ad oggi, nel 2024, non solo nulla è cambiato, ma lo scenario è ancora più allarmante: numerosi cani vagano di giorno e di notte creando rischi per la sicurezza stradale.
La presenza di quattro femmine in età riproduttiva in questi giorni sta attirando branchi di cani maschi che attraversano pericolosamente la circovallazione di Olbia percorrendo chilometri per raggiungere la zona industriale. Un comportamento che preannuncia il pericolo di nuove cucciolate incontrollate, in un circolo vizioso che sembra non avere fine. Ma non è tutto perché dopo il tramonto del sole, complice la scarsa visibilità, aumenta esponenzialmente il rischio per la sicurezza stradale.
Nel nostro articolo del 2023 il direttore generale dell'ASL Gallura, dottor Marcello Acciaro, aveva assicurato l'impegno dell'ente nel risolvere la situazione, e oggi questa promessa sembra stia finalmente per concretizzarsi perché l'impegno dell'ASL Gallura non è stato disatteso.
Già a novembre dello stesso anno infatti, su proposta del Dipartimento di Prevenzione Area Veterinaria, l'azienda sanitaria aveva approvato, con delibera 745 del 24 novembre 2023, un progetto strutturato per il contrasto al randagismo, consapevole della gravità del fenomeno che solo in Sardegna vede oltre 420.000 cani registrati nella banca dati regionale, di cui quasi 9.000 ospitati nei canili rifugio. Un'emergenza che, secondo i dati riportati nel documento del progetto, costa alla collettività dell'Isola più di 6,5 milioni di euro all'anno per il solo mantenimento degli animali nelle strutture, con la Gallura che già nel 2022 aveva ben 1.160 cani ospiti nei suoi canili.
Il progetto, denominato "Modello di gestione per migliorare l'efficacia e l'efficienza nella lotta al randagismo nella ASL Gallura", si inserisce nel Piano Nazionale Prevenzione 2020-2025 e prevede un approccio integrato che va oltre la semplice cattura degli animali vaganti. Include infatti un programma di sterilizzazioni sistematiche, l'identificazione con microchip, le necessarie profilassi sanitarie e, aspetto particolarmente innovativo per il territorio gallurese, la promozione delle adozioni anche a livello internazionale, sfruttando la vocazione turistica dell'area.
La ASL Gallura, si legge sempre nel documento approvato, ha a disposizione 32.714,66€ per dare risposte concrete ai Comuni del territorio, che sempre più insistentemente richiedono interventi considerati essenziali per la salute degli animali e pubblica.
Questo piano d'azione, che sarebbe quindi in fase di attivazione, rappresenta quella risposta strutturata e definitiva che il territorio attende, andando oltre la gestione dell'emergenza per costruire una soluzione duratura al problema del randagismo. Un impegno concreto che, una volta pienamente operativo, potrà finalmente dare risultati tangibili per la sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali.
L'urgenza di questo intervento è sottolineata dallo stesso documento progettuale, che evidenzia i ritardi burocratici accumulati nella gara regionale per l'affidamento dei servizi di prelievo e cattura, gestita da ARES. Come emerge dalla nota ufficiale inviata il 10 agosto 2023, tali ritardi stanno compromettendo la tempestività degli interventi contro il randagismo in Gallura. Per questo motivo, il progetto della ASL 2 gallurese si propone come uno strumento immediato e necessario per sopperire alle lungaggini burocratiche, offrendo una risposta concreta e veloce all'emergenza sul territorio.
Mentre si attende l'imminente attivazione delle procedure di cattura in collaborazione con il Comune di Olbia - così ci anticipa informalmente un esponente dell'azienda socio sanitaria gallurese -, resta fondamentale mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza stradale e sul benessere degli animali. La presenza dei cani sulle arterie trafficate della zona industriale di Olbia rappresenta infatti un rischio concreto che richiede la massima prudenza da parte degli automobilisti.
L'auspicio è che, con l'attivazione della convenzione per le catture dei cani vaganti, si possa finalmente procedere a un intervento organico che includa non solo la messa in sicurezza degli animali, ma anche un programma di sterilizzazioni che prevenga il ripetersi di situazioni simili in futuro.
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